Vacanza in Sardegna: quali cibi e bevande non posso perdermi?

Cosa mangiare in vacanza in Sardegna

Una vacanza in Sardegna è l’opportunità per scoprire è una terra meravigliosa che ha molto da offrire a chi la visita; sia in termini di panorami che di prelibatezze. Ecco quali pietanze non farsi scappare.

I birrifici locali

La Sardegna ha molti birrifici locali che sono spuntati come funghi negli ultimi anni. La birra sarda più comune è quella prodotta nella zona industriale alle porte di Cagliari, chiamata “Ichnusa“. È facilmente reperibile in tutta Italia e in molti Paesi del mondo, tra cui Germania, Regno Unito e Svezia. Gustarla fresca in riva ad una spiaggia cristallina è un’esperienza unica.

Il vino del territorio

Vino rosso a volontà, anche se ci sono anche ottimi vini bianchi da provare. Se al ristorante ordinate il vino della casa, difficilmente rimarrete delusi. Il Cannonau è una varietà tipica di rosso sardo, prodotto in tutta l’isola e dal sapore piuttosto forte. Se cercate un vino che potete acquistare anche fuori dall’isola, i maggiori produttori sono is argiolas (nel sud) e Sella e Mosca (vicino ad Alghero, nel nord).

Un pane esclusivo

Il pane Carasau, il Guttiau e il Pistoccu sono tre diverse varianti di pane duro e croccante che si trovano solo in Sardegna. Pani simili si trovano in tutto il mondo, come il pane croccante di segale svedese “Knäckebröd”, ma niente è meglio del Carasau servito con olio extravergine d’oliva locale e sale. In Sardegna esistono anche diverse varietà di pane normale che vale la pena di scoprire, alcune delle quali sono realizzate in forme davvero artistiche e sono caratterizzate da una crosta croccante e da una parte di pasta molto morbida.

La Terra dell’olio

Tante le marche, tante le varietà, perché quest’isola è ricca di olivi, alcuni anche antichi di diverse centinaia di anni. Durante la vostra vacanza in Sardegna potrete ammirare queste splendide coltivazioni La “spremitura a freddo” è la qualità più alta che si possa trovare, poiché le olive vengono spremute solo senza calore (a freddo) per non rovinare il sapore e per preservare le qualità naturali e la “bontà” delle olive.

Liberamente tratto e tradotto da https://www.lostinacup.com

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